Mediterranean Wine Art Fest dal 15 al 17 settembre a Napoli

Il Mediterranean Wine Art Fest al Complesso di San Domenico Maggiore 15, 16 e 17 settembre

Il Festival delle eccellenze e degli scambi economici culturali per un Mediterraneo di Pace organizzato dal MAVV – Museo dell’Arte, del Vino e della Vite

Un grande brindisi per unire i popoli nel nome della valorizzazione dei territori

Il Festival delle eccellenze e degli scambi economici culturali per un Mediterraneo di Pace è organizzato dall’istituzione culturale MAVV e promosso da un comitato, composto da personalità della cultura, dell’economia, del sociale e delle istituzioni con un respiro internazionale, e vedrà l’incontro delle realtà dell’enogastronomia e del turismo esperienziale dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Agroalimentare, agritech, enogastronomia, turismo esperienziale, medicina, salute e stili di vita, innovazione ed economia circolare saranno i principali temi trattati con la partecipazione di importanti personalità nel complesso monumentale di San Domenico Maggiore lungo il decumano nel centro storico di Napoli. Simposi, incontri, dibattiti, condotti da Noemi Gherrero, esposizioni in una ottica divulgativa per un nuovo umanesimo economico-culturale nel quale la convivialità rappresenti un volano per uno sviluppo sostenibile per la civiltà nel Mar Mediterraneo.

Il Festival che si svolgerà il 15, 16 e 17 settembre 2022, nel Complesso monumentale di San Domenico Maggiore, è organizzato con la Fondazione Real Conservatorio della Solitaria, Future Food Institute, Convention Bureau Napoli, Dipartimento di Agraria e Rural Hack della Federico II.

“Nella visione del simposio come pratica conviviale, questo evento esclusivo proporrà le eccellenze enologiche ed enogastronomiche nel loro legame storico, culturale e paesaggistico con il territorio, anche con un messaggio di pace, favorendo gli scambi economici nel settore agroalimentare e agritech”, ha spiegato Eugenio Gervasio, presidente del MAVV – Wine Art Museum e ideatore del Festival.

L’iniziativa ha ricevuto l’Alto Patrocinio dell’Assemblea dei Parlamentari del Mediterraneo – PAM, il patrocinio della Commissione Europea, della Regione Campania, della Città Metropolitana e del comune di Napoli, dell’ICE, dell’ENIT, dell’Unione Industriali di Napoli, della Fondazione Mezzogiorno, e i riconoscimenti del MANN e delle università Federico II, l’Orientale, Parthenope, suor Orsola Benincasa, Universitas Mercatorum e Luigi Vanvitelli.

Il Mediterranean Wine Art Fest vuole rilanciare il desiderio di pace e di recupero della dimensione della socialità con un programma d’incontri tra eccellenze, vino, arte, spettacolo e buona musica. Il Festival si caratterizza per la degustazione delle specialità enogastronomiche, esposizioni e performance d’arte, videoproiezioni, eventi glamour, premiazioni e workshop – dedicati al mondo della salute e della medicina, ma anche dell’innovazione e della sostenibilità – visite teatralizzate e in particolare momenti musicali che vedranno come mediapartner Radio Norba. Gli eventi musicali Wine&Music sono innestati nella innovativa programmazione culturale della nuova amministrazione di Napoli che ha visto mettere al centro il progetto di “Città della Musica”.

Con il coinvolgimento delle scuole e del mondo accademico, uno spazio particolare è destinato ai temi del “bere consapevole” – con il progetto del MAVV mirato alle giovani generazioni – la dieta Mediterranea, la corretta alimentazione, i sani stili di vita e la salute portato avanti con la Cattedra Unesco per la Salute e lo sviluppo sostenibile.

Il festival sarà aperto dai promotori dell’iniziativa e dalle autorità il 15 settembre alle ore 10 con la presenza del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dell’Assessore Regionale all’Agricoltura Nicola Caputo e dei Rettori dell’Università Federico II e Suor Orsola Benincasa, Matteo Lorito e Lucio D’Alessandro. Tra i numerosi eventi proposti verranno consegnati i premi In Vino Veritas by MAVV, giunti alla quarta edizione e sarà scelta la Dea Vite; sarà inoltre lanciato il Wine Art Contest e il GreenPrix 2022. Durante la manifestazione il Convention Bureau di Napoli assegnerà i riconoscimenti: Napoli Ambassador Program. Un evento celebrativo di particolare importanza in questo momento storico sarà il grande e diffuso, brindisi per la pace, nel Mar Mediterraneo e nel mondo.

“Nelle sale del Capitolo e tra i corridoi che hanno visto nascere le idee di Giordano Bruno e Tommaso Campanella, intendiamo riunire temi di grande rilevanza come il connubio tra innovazione e agricoltura: l’agritech è infatti un tema al centro del festival come la valorizzazione delle vocazioni naturali dei nostri territori che, tra workshop e degustazioni, dieta mediterranea e salute, musica e arte intende unire istituzioni, società civile, mondo universitario, associazioni e tanti giovani”, ha concluso Eugenio Gervasio, presidente del MAVV.

Hanno sostenuto l’evento aziende come: Blue Life, Gmed, IFIS, Manpower, Nasti Group, PCS, RAMA, Scuotto, Tecnomedit e To Be.

Il MAVV Museo dell’Arte, del Vino e della Vite è una istituzione culturale che gestisce uno spazio creativo da visitare, denominato Wine Art Museum, che nel legame tra tradizione e innovazione valorizza le eccellenze enogastronomiche del territorio con il loro patrimonio culturale promuovendo il turismo esperienziale. L’esposizione museale è ospitata dal Dipartimento di Agraria e dal Centro MUSA dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, nella prestigiosa Reggia di Portici, lungo il percorso del famosissimo Miglio d’Oro, che si estende lungo la costa del Vesuvio tra Napoli, Ercolano e Pompei.

http://www.wineartfest.com

CDO Campania al Meeting di Rimini 2022: una passione per l’uomo

Un’edizione da record. Il Meeting numero 43, tenutosi ala Fiera di Rimini dal 20 al 25 agosto, ritorna infatti ai livelli pre-pandemia per quanto riguarda le presenze complessive alla manifestazione: 800 mila. Presenti alla manifestazione anche Raffaele Fabbrocini, Joseph Grosso, Salvatore Del Monaco, Mario Barretta, Felice Iovinella, Oscar Leonessa del Consiglio Direttivo di Compagnia delle Opere Campania ed una rappresentante d’eccezione: Alice Grosso (nella foto a destra)

Continuiamo a vivere in tempi di grande incertezza. Progetti di vita, affetti e lavoro, si scontrano con una realtà difficile da decifrare: anche i più efficaci modelli statistici e gli algoritmi di ultima generazione, le misure governative e le recenti scoperte in campo medico non mettono al riparo da una pandemia che sta continuando a segnare la storia. L’imprevedibile e mutevole assetto geopolitico internazionale, il dramma di migliaia di profughi, la povertà crescente anche a causa della pandemia, l’emergenza legata al surriscaldamento globale e i rischi ecologici sono sfide imponenti che riguardano il presente e il futuro del genere umano. La sfida di come si fa a vivere tocca tutti; il coraggio di mettersi in gioco ancora una volta, la necessità di costruire relazioni autentiche, con chiunque entri a far parte della nostra traiettoria umana, sono elementi decisivi per non soccombere. Sono sfide che riguardano la ricostruzione dentro e oltre la pandemia, la sostenibilità economica, l’ecologia integrale e la cura e la tutela dei più deboli, la ricerca scientifica, e il lavoro e soprattutto l’educazione. Sfide che mettono l’uomo al centro di nuovi progetti, di nuove prospettive sui cui vorremo riflettere e confrontarci. Ma di quale uomo stiamo parlando? Di fronte ad una realtà percepita come deludente si aprono di fronte a noi alcuni scenari improntati ad un individualismo estremo: un nuovo mondo virtuale per sostituire quello attuale, un Meta-Verso (A-Topia) che prevede un miglioramento infinito in termini di spazio e tempo. Oppure isole e luoghi paradisiaci con regole diverse dal resto del mondo e risorse quasi illimitate (Plutopia), o la colonizzazione di luoghi fuori dalla terra, Marte o la Luna, ad esempio. O ancora, il potenziamento dell’uomo (Human Enhancement), con dispositivi, protesi e apparati cibernetici, fino al paradosso del trasferimento della coscienza umana sul silicio. Sembrano trame di film distopici: sono invece idee e paradigmi di uomo con cui abbiamo e avremo a che fare nel prossimo futuro. Altri cercano invece rifugio nelle nostalgie del passato e spesso in sistemi più autoritari che promettono di mettere l’uomo al riparo dalle insidie e dalle problematiche del mondo che lo circondano. Eppure, la fragilità, prima ancora di essere qualcosa da superare, è il tratto distintivo dell’essere umano; l’uomo che ne prende coscienza è in grado di commuoversi, di guardare a se stesso e alla propria vita con una tenerezza insolita, percependo l’altro non come un nemico ma come un compagno di una misteriosa e drammatica avventura, dall’orizzonte comune. È attraverso questa fragilità e attraverso i momenti belli e drammatici della vita che si apre la domanda sul destino dell’uomo e sulla sua felicità, sull’adempimento alle esigenze fondamentali di verità, di giustizia, di bellezza, di amore. In mezzo a questi drammi, di fronte a queste incognite, ci sono persone che ridestano la speranza. È questa speranza che muove ciascuno di noi; davanti ad un gesto di libertà, rinasce il desiderio mai del tutto sopito di felicità, di agire, di intraprendere; è l’irriducibilità propria del cuore dell’uomo, che anche nelle avversità più grandi individua soluzioni impreviste e cerca la compagnia di altri uomini per rispondere alle sfide e alle domande del presente. È in storie particolari, dove è rintracciabile la corrispondenza tra il desiderio e ciò che avviene, che possiamo rinvenire un modo diverso e umanamente auspicabile di affrontare la vita dentro a tutta la sua complessità. Nella ricerca e nella condivisione di questa desiderata bellezza, che riempie occhi e cuore, affronteremo insieme la sfida che il titolo del Meeting 2022 pone a tutto il mondo: “Una passione per l’uomo”.